La Sagra del Crocifisso di Auricarro: al via i festeggiamenti

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La devozione antica e la fede nel SS. Crocifisso di Auricarro si danno appuntamento il 3 maggio presso la piccola Chiesetta rupestre a pochi chilometri dal centro cittadino. E’ la sagra che principia i festeggiamenti del ritrovamento del crocifisso di Auricarro che muove ancora, in una sorta di pellegrinaggio i cittadini devoti di ogni età che in quel giorno si ritrovano al Parco Auricarro.

In questo contesto dal sapore contadino si festeggia Il crocifisso trovato secoli fa da un contadino e oggi riportato in processione dalla Chiesa Madre luogo in cui è custodito nei sei mesi invernali, presso la piccola chiesetta rupestre. Il crocifisso viene onorato dai devoti con una celebrazione mattutina, da quel giorno in avanti, ogni venerdì di tutto il periodo estivo.

Il 3 maggio la messa solenne sarà celebrata alle ore 11:30 presso l’arco della sagra dal parroco della Chiesa Matrice “Santa Maria la Porta” don Giosy Mangialardi. Carri devozionali e stands gastronomici fanno da corolla ad una festa ancora molto sentita e frequentata.

” Si narra che un vecchio contadino, durante una persistente siccità, zappettava un suo sassoso podere, che in seguito si chiamò Monte della Croce, mentre suo figlio attendeva alla semina dei legumi. Il vecchio, anzi, quell’anno non avrebbe voluto seminare per la secchezza della stagione, ma il figlio lo indusse sperando che, venuta la pioggia, potesse farsi un buon raccolto. All’ora della colazione, il vecchio, come usano i nostri contadini, si diede a cercare qualche pianta selvatica, che facesse da companatico al pane; ma, oh sorpresa! tra gli arbusti striminziti di alcuni rovi, che si aggrovigliavano presso un grosso macigno, fiammeggiava bellissima una rosa rossa. Al grido di meraviglia del vecchio, accorse il figlio e stupì anche lui. Non era posto di rose quello ! e poi così fresca e profumata ! Dato quindi di piglio alla zappa, entrambi si diedero a scalzarne le radici, che si profondavano nel masso, per impadronirsi della pianta che faceva rose così belle. Ma all’atto che essa si sradicava ecco apparire un Crocifisso, il nostro Crocifisso ! era un nuovo prodigio. La voce del miracoloso ritrovamento, com’era naturale, si sparse subito da per tutto, onde sorse una contesa tra palesi e torittesi per stabilire il possesso del Crocifisso, giacchè il posto ov’era stato rinvenuto segnava il confine tra le due terre. Mentre si litigava, per la strada transitava una coppia di buoi condotta da uno sconosciuto. Si decise di disporre la croce sul dorso delle due bestie aggiogate, le quali furono bendate, furono condotte nello spiazzo di Auricarro, ove era il così detto lago, e donde si partono due vie divergenti, una per Palo del Colle e l’altra per Toritto. Se i buoi si dirigevano verso sinistra, la Croce sarebbe andata a Toritto, se invece prendevano la destra, sarebbe spettata a Palo. I buoi, imboccarono la via per Palo! Quivi dunque il Crocifisso voleva avere la sua dimora e quivi rimase alla venerazione e al culto dei palesi, fin dai quei tempi, lo proclamarono loro insigne Protettore. Appena giunto a Palo del Colle, il Crocifisso offrì un ulteriore segno della Sua benevolenza e predilezione : il cielo si coprì di grosse nuvole e subito una forte pioggia abbondante ristorò la campagna, promettendo alla stagione propizia un pingue raccolto. Da allora il luogo ove fu ritrovato il SS. Crocifisso si denominò Monte della Croce e lì la pietà popolare costruì un trullo per tramandarne la venerazione “.

Leggenda tratta dalla narrazione di Francesco POLITO