Approvato il bilancio 2013. Palo, Comune virtuoso?

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Approvato dalla maggioranza (9 favorevoli e 3 contrari), con immediata esecutività, il consuntivo di bilancio 2013. Nonostante il famigerato Patto di Stabilità, i tagli erariali da parte dello Stato, quella dell’Ente sembrerebbe una situazione virtuosa, almeno secondo quanto dichiarato in consiglio dall’assessore al BilancioOronzo Panebianco: “Il Conto consuntivo 2013 ci da la fotografia di un Ente finanziariamente sano nonostante le pesanti riduzioni dei trasferimenti statali dal 2010 ad oggi, dovuti alla complessa crisi che da tempo grava sull’intero Paese […]”


Il rendiconto 2013 si chiude con un avanzo di amministrazione di 2.107.829,64 euro, di cui però circa 798.000,00 euro vincolati per pagare lavori e fornitori della zona Pirp (Programmi integrati di riqualificazione delle periferie) e somme impegnate per la messa in sicurezza della discarica comunale.

Quindi – ha spiegato l’assessore al ramo – l’avanzo di amministrazione a disposizione rimane di circa 1.309.773,00 euro”.


Molti gli obiettivi raggiunti e le opere realizzate, secondo quanto relazionato da Panebianco : “Ci sono stati interventi di recupero del centro urbano, di risanamento della rete stradale urbana […] – inoltre – un dato da evidenziare che rappresenta una continuità con il lavoro intrapreso dal primo giorno di insediamento di questa amministrazione, è stata la lotta all’evasione fiscale con il recupero Ici, circa 470 mila euro nel 2013 ed il recupero Tarsuannualità precedenti per 65 mila euro. L’obiettivo – ha concluso l’assessore – è quello di attuare sempre più delle politiche fiscali più eque, nell’ottica della perequazione sociale”.


Tuttavia, per il capogruppo di Realtà Pugliese, Nicola Terlizzese“l’amministrazione è stata irrispettosa nei confronti della situazione economica di Palo del Colle perché, nonostante un avanzo, non ha ritenuto né opportuno utilizzarlo né ha ridotto la pressione fiscale sui cittadini” .


Il capogruppo dell’UdC, Rocco Guerra, solleva dubbi: “L’Ente ha provveduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi senza darne comunque una spiegazione. Perché?”


Conclusasi anche la querelle sull’incompatibilità del consigliereAmendolara, il quale ha dichiarato e sottoscritto una lettera indirizzata al Ministero degli Interni, al Prefetto e all’Ente in cui si legge: “Opto per il mandato di consigliere comunale, rinunciando irrevocabilmente alla progettazione di tutti i Pue”.