Sì definitivo alla variante Anas della ss. 96

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Approvato in via definitiva e con immediata esecutività il progetto sulla variante Anas della ss. 96.

Si chiude così un lungo e complesso capitolo con quasi l’unanimità dei voti, eccetto quello di Terlizzese (Realtà Pugliese) che nell’ultimo consiglio comunale ha dichiarato: “Il mio voto è contrario per le numerose criticità che questo progetto presenta: la molteplicità delle rotatorie, addirittura sei o sette nell’arco di un chilometro; il notevole impegno economico che questo Comune dovrà affrontare in futuro per la manutenzione del verde (circa due ettari) e l’intersezione della strada che taglia viale Vittorio Veneto che, in passato, ha procurato morti. Fermo restando sull’utilità del progetto, non questo, ce serve ad allargare un’infrastruttura vitale per il nostro sviluppo socio-economico” .

Favorevole invece l’UdC nonostante qualche dubbio espresso dal capogruppo Guerra: “Chiedo a questa maggioranza di pensare a una progettualità per la manutenzione del verde, scaduti i due anni a carico dell’Anas”.

Cutrone (Sel): “Questa è un’importante opera che mette in collegamento la parte est della Puglia con tutto l’interno (Basilicata e Calabria), quindi si velocizzano gli scambi, il commercio, ma soprattutto aumenta la sicurezza stradale. L’attuale statale la conosciamo non solo per la lentezza ma anche per le tragedie. Inoltre, nonostante il dispendio economico notevole, si darà sviluppo al comparto stradale edilizio e alle aziende del cemento. Il verde, se sarà ben progettato e mantenuto, sarà bellissimo viverlo”.

Quindi, superate le ultime incomprensioni burocratiche e logistiche tra il Comune di Palo e la Regione, ricordiamo la querelle nello scorso consiglio sul mancato invio del computo metrico estimativo da parte dei tecnici Anas, arriva il sì decisivo a un imponente progetto di ingegneria infrastrutturale.

In totale disaccordo maggioranza e opposizione, invece, sullo schema di convenzione tra i Comuni di Palo del Colle e Bitonto per la gestione associata dei servizi socio assistenziali.

A tal proposito Guerra: “Questo schema di convenzione che la Regione Puglia ci dice di rinnovare ogni tre anni, in realtà rappresenta, per peculiarità, ambiti di interesse e finalità, il vero punto di svolta dell’attenzione sociale sulle fasce deboli della popolazione. Sarebbe stato quindi opportuno se si fosse entrati più nel merito. Ci siamo detti che il Comune di Bitonto stanzia circa 450mila euro e quello di Palo 200mila;ma i cittadini vogliono sapere a cosa servono effettivamente queste cifre che il Comune mette sul piatto per la formazione del piano di zona, tenuto conto che lo scorso anno non sono stati completamente evasi. E poi mi chiedevo se si potesse entrare nello specifico, capire cos’è l’ufficio di piano, chi sono le figure professionali che ci lavoreranno, quali le iniziative. Mi pongo il dubbio che la maggioranza oggi voglia solo ratificare un atto senza dargli alcuna importanza”.

Il tasto dolente tuttavia, rimane il primo punto all’odg: l’interrogazione di Sel sul servizio della raccolta rifiuti.

Conte spiega e rassicura: “Stiamo definendo gli ultimi dati per poter disporre del capitolato speciale dell’Aro Ba2, ossia, il Comune di Palo insieme ad altri sei dovrà stipulare un unico capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti. Entro giugno partiremo con il bando di gara. L’obiettivo numero uno sarà il porta a porta perché la raccolta differenziata parte da lì, ma con maggiore controllo. Quella dell’ecotassa è stata una strategia della Regione Puglia per aumentare le entrate nelle proprie casse, ben 25,82 euro per tonnellata, pur sapendo che i Comuni non erano attrezzati per la raccolta differenziata. Io in primis ho segnalato nero su bianco le mancanze e gli obiettivi non raggiunti dalla ditta appaltatrice, Lombardi ecologia, per cui i cittadini hanno dovuto pagare più tasse. Il nostro impegno è quello di raggiungere entro giugno almeno il 5% della raccolta per non incorrere nella famigerata ecotassa”.

Immediata la replica di Sel che sottolinea il misero indice dell’11% sfiorato da Palo nell’ultimo anno, rispetto a paesi virtuosi come Rutigliano con il 65,70% di raccolta differenziata; o ancora, l’aver sì ereditato una mala gestione dalle precedenti amministrazioni ma non aver fatto nulla per cambiare il corso delle cose.

Per fortuna a mettere tutti d’accordo e inorgoglire gli animi ci pensa il Palio del Viccio, quest’anno pensato e organizzato in pompa magna dal capogruppo del Pdl, Amendolara, con la collaborazione della Provincia e del Gal, il patrocinio della Camera di Commercio, il coinvolgimento di tre ambasciatori, sfilate, cortei, mangiafuoco, giocolieri, testate giornalistiche e chi più ne abbia più ne metta. Costo? 22mila euro, ma del resto si sa, ai Palesi toccategli tutto ma non la festa del SS. Crocifisso e il Palio del Viccio.