Nel corso di una mirata operazione di servizio tesa al contrasto delle frodi alimentari, i Finanzieri del Gruppo Bari in collaborazione con funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno individuato, nell’area portuale cittadina, un carico di 25 mila chilogrammi di olio, contenuti in un’unica cisterna, proveniente da una società di capitali con sede nel nord barese, con destinazione Albania, dichiarato all’Autorità doganale come “extravergine di oliva” prodotto nell’Unione Europea.
L’olio, in realtà, dagli accertamenti tecnici, è risultato avere standard qualitativi di molto inferiori rispetto a quelli previsti dalla normativa.
La cisterna con i 25 mila chilogrammi di olio di oliva sono stati sottoposti a sequestro ed i responsabili legali delle due ditte, che hanno curato, rispettivamente la produzione e la commercializzazione dell’olio, sono stati denunziati all’Autorità Giudiziaria, per frode in commercio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.