Parco Lenoci chiude e la cittadinanza si chiede il perché. Così il sindaco Domenico Conte in un’intervista a Palodelcolle.net
DOMANDA – Parco Lenoci chiuso. Cosa è successo?
RISPOSTA – E’ successo che questo parco è stato affidato, tempi addietro, ad un’ associazione guidata da don Mimmo, il quale decise di lasciarlo aperto h24 per non creare un senso di confine tra interno ed esterno ed evitare che ragazzacci scavalcassero la recinzione per fare i propri comodi. Andato via don Mimmo l’Associazione ha continuato su questa linea. Tuttavia alcuni delinquenti minorenni hanno più volte appiccato fuochi; ci sono stati diversi interventi della Polizia Municipale che con l’aiuto dei Carabinieri hanno effettuato fermi, accompagnato ragazzi in stato di ebbrezza al Policlinico. Tutto questo però non è servito perché i ragazzi continuano a fare i loro porci comodi e l’Associazione ha deciso di chiudere il parco fino a nuove decisioni.
D – Quindi la decisione è esclusivamente dell’associazione?
R – Sì. L’amministrazione è intervenuta soltanto il giorno della pulizia con l’assessore Daniello e l’ingegnere comunale per la potatura di alcuni alberi con la ditta manutentrice del verde.
D – Più volte però le ass. Combriccola del Parco e Parteciparlando hanno sollecitato l’amministrazione ad intervenire sul problema microcriminalità.
R – Io approfitto della sua domanda per chiarire un aspetto. Ogni qual volta si parli di qualsiasi tipo di problema si tira in causa l’ amministrazione. Il sindaco non è il guardiano di un territorio ma deve soltanto recepire i problemi e demandarli a chi ne è preposto, in questo caso al sorvegliante del Territorio, cioè il comandante dei Vigili Urbani. Tutte le segnalazioni che arrivano alla mia attenzione vengono evase nel più breve tempo possibile ai responsabili di servizio. Io non faccio altro che unirmi alle lamentele in modo tale che i responsabili siano più efficienti nella loro azione.
D – Quindi è una mancanza del responsabile di servizio, in questo caso del comandante dei Vigili Urbani?
R– Non parliamo di mancanza perché non è facile in questo periodo storico particolare fronteggiare le molteplici attività. Il comandante tra polizia municipale, commerciale, edilizia, controllo del territorio, con appena a disposizione 13 unità ha molte difficoltà nel poter gestire tutto. Ha prodotto grandissimi risultati ma su alcune questioni bisogna impegnarsi maggiormente in determinati periodi dell’anno; per Parco Lenoci bisogna adottare misure forti in un determinato periodo per cercare di risolvere la situazione criminalità. Quindi non mancanza ma necessità di maggiore attenzione in un determinato periodo storico.
D – Non si dovrebbe lavorare di concerto anche con i Carabinieri?
R – Solitamente sì. In questo caso specifico si è preferito chiamare i giornalisti per incolpare l’amministrazione, politicizzando tutto in maniera becera. In realtà si dovrebbe venire qui in Comune, si espone il problema, si convoca un tavolo di tecnici e insieme si cerca la soluzione, con le forze dell’ordine e le associazioni che realmente vogliono adottare dei provvedimenti seri per il loro territorio.
D – Il punto della situazione è che Parco Lenoci, dopo tutti i fondi provinciali investiti per il percorso ginnico, al momento è chiuso. Cosa si fa?
R – Al momento stiamo predisponendo un piano di manutenzione sul parco in maniera tale da poterlo riaprire. Inoltre intendo prevedere un servizio d’ordine momentaneo per superare la fase iniziale e impedire a questi piccoli delinquenti di tornare sui luoghi.
D – Progetto telecamere?
R – E’ come la legge elettorale tutti la vogliono ma quando ci sarà si dirà che stavamo meglio prima. Ci sono molti costi anche solo intorno all’analisi video. Ciò nonostante il progetto delle telecamere è in atto con uno stanziamento di bilancio di circa 15mila euro e una previsione di circa 50 mila, ma finalizzato al contrasto della criminalità in tutto il Paese.