30 chilometri senza acqua, tra torrenti e boschi: la Fiamma Olimpia resiste e cattura il podio

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Immaginate la natura, libera e senza confini. Immaginate quasi 500 corridori che la attraversano, nella maniera più green possibile: no bottiglie di plastica, no borracce, nè qualsiasi altra fonte potenzialmente inquinante. È questo il Trial delle cinque Querce, disputatosi a Gravina domenica scorsa. Una delle gara podistica outdoor più dure perchè, per l’appunto, i corridori non hanno a disposizione fonti di approvvigionamento e devono necessariamente affrontare tutto il percorso in autosufficienza idrica, ovvero senza bere.

Challenge accettata dall’associazione sportiva Fiamma Olimpia Palo che ha schierato tre dei suoi atleti: Michela Tetro e Francesco Massari, al loro esordio sulla lunga distanza. Il circuito sterrato, i torrenti, il terreno fangoso e le ripide salite non hanno intimidito i due, che portano a casa il podio nelle loro categorie (rispettivamente al secondo ed al primo posto). Ottima la prestazione di Gianfranco Pace che abbatte il muro della top 20, affrontando senza paura questi temuti 30 chilometri di circuito.

Domenica distensiva, ma dal grande valore umano, per altri tre corridori dell’associazione sportiva palese, che hanno preso parte alla Race for the Cure di Bari: i runners Loprieno, Chiarappa e Nicolardi fanno tappa ad una delle corse di beneficenza più affollate (e per fortuna aggiungerei).

Sabato e domenica a Matera, durante il meeting regionale su pista, il gruppo tecnico Zaccheo continua a tenere alta l’asticella sui tempi personali: Simone Colasuonno, sui 1500 metri, raggiunge i 4 minuti e 20 secondi, e sui 3000 chiude con 9 minuti e 15 secondi. Ottima prestazione per l’atleta Miriana Parisi che sui 3 chilometri resta sotto gli undici, portando a casa un tempo di 10 minuti e 50 secondi.